Industria 4.0: finalmente si fa chiarezza sugli sgravi fiscali -

Industria 4.0: finalmente si fa chiarezza sugli sgravi fiscali

Industria 4.0: finalmente si fa chiarezza sugli sgravi fiscali

Arriva la nuova circolare, questa volta congiunta, che Mise e Agenzia delle Entrare rilasciano per chiarire sia i criteri secondo i quali verranno applicati iper e super ammortamenti sia le aree tecnologiche di investimento per le quali tali sgravi saranno concessi

 

 

È un ‘work in progress’ continuo il Piano Industria 4.0 italiano, non tanto nelle linee strategiche, quanto piuttosto nella continua puntualizzazione e precisazione delle modalità attuative che consentiranno alle aziende di beneficiare di determinati sgravi fiscali [per una overview sugli sgravi fiscali vi rimando all’articolo proposto il mese scorso con tutte le delucidazioni a portata di PMI].

Qualche giorno fa è stata emessa l’ultima circolare, in ordine di tempo, che chiarisce finalmente tutte le modalità attraverso le quali le aziende potranno accedere ed usufruire di iper e super ammortamenti. Innanzitutto sono stati sintetizzati e semplificati gli ambiti di investimento tecnologico, ossia identificati in modo più chiaro le tecnologie abilitanti, classificabili ora in tre marco aree:

1) disponibilità di dati digitali e analisi sui Big Data: l’elaborazione e l’analisi di quantità enormi di dati a costi sempre più bassi (grazie a sensori a basso costo e a modelli di cloud computing) permette decisioni e previsioni migliori su produzione e consumi basate anche sull’utilizzo di strumenti di virtualizzazione del processo produttivo, prototipazione rapida e intelligenza artificiale;

2) robotica e automazione avanzata: nuove possibilità di interazione complessa uomo-macchina permettono una riduzione degli errori, dei tempi e dei costi e un miglioramento della sicurezza dei processi anche attraverso la nuova manifattura additiva;

3) connettività spinta: l’intera catena del valore è interconnessa attraverso dispositivi e sensoristica intelligente (in altre parole, l’IoT) utilizzando reti di connessione di nuova generazione.

 

Queste le parole riportate nella circolare per spiegare il perché di tali scelte e con quale ‘spirito’ verranno valutati gli sforzi di investimento delle imprese:

“Le nuove tecnologie sono già in larga parte disponibili e presenti nelle imprese, ma attualmente la loro applicazione è ancora limitata e sporadica, essendo concentrata prevalentemente sul controllo di processo industriale destinato alla produzione massiva dei componenti (macchine a controllo numerico), integrato con la robotica solo in determinati ambienti, con applicazioni limitate alla ripetizione della stessa azione o mansione e al controllo in remoto dell’efficienza operativa dei macchinari. Con la trasformazione in chiave 4.0 è invece possibile gestire vere e proprie reti che incorporano, integrano e mettono in comunicazione macchinari, impianti e strutture produttive, sistemi di logistica e magazzinaggio, canali di distribuzione”.

 

ATTENZIONE ALL’INTERCONNESSIONE

La seconda parte della circolare (da pag. 16 precisamente) è dedicata alla chiarificazione degli sgravi fiscali, questa volta spiegati anche con una serie di ‘esempi pratici’ e tabelle numeriche che aiutano anche i meno esperti ad avere un quadro più chiaro sulle opportunità reali e su come ‘muoversi’ a livello amministrativo e burocratico (che in Italia sappiamo non essere decisamente semplice!).

Importante nota da evidenziare è il concetto di ‘interconnessione’ (per poter beneficiare della maggiorazione “rafforzata”, ossia maggiorazione del costo di acquisizione di determinati beni ai fini della deduzione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria); affinché un bene possa essere definito interconnesso ai fini dell’ottenimento del beneficio fiscale, è necessario che:

1) questo bene scambi informazioni con sistemi interni (sistema gestionale, sistemi di pianificazione, sistemi di progettazione e sviluppo del prodotto, monitoraggio, anche in remoto, e controllo, altre macchine dello stabilimento, ecc.) e/o esterni (clienti, fornitori, partner nella progettazione e sviluppo collaborativo, altri siti di produzione, supply chain, ecc.) per mezzo di un collegamento basato su specifiche documentate disponibili pubblicamente e internazionalmente riconosciute (per esempio con protocolli quali TCP-IP, HTTP, MQTT, ecc.);

2) sia identificato univocamente, al fine di riconoscere l’origine delle informazioni, mediante l’utilizzo di standard di indirizzamento internazionalmente riconosciuti (indirizzo IP).

 

BENI CHE POSSONO GODERE DELL’IPER AMMORTAMENTO

La terza parte del documento elenca in modo dettagliati i beni ammessi a ‘godere’ dei benefici fiscali dell’iper ammortamento, raggruppabili in tre aree:

1) beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti;

2) sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità;

3) dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0.

 

Disponibili nella circolare tutti i dettagli e gli elenchi completi dei beni ammessi alle agevolazioni, anche in questo caso con esempi concreti per capire in modo chiaro quali opportunità poter davvero cogliere.

Il documento completo è disponibile QUI

 

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Industria 4.0 a portata di Pmi (delucidazioni su incentivi e sgravi fiscali)

 

 

 

 

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