Analytics e AI: esplorare il possibile per realizzare l’inimmaginabile -

Analytics e AI: esplorare il possibile per realizzare l’inimmaginabile

Analytics e AI: esplorare il possibile per realizzare l’inimmaginabile

Al SAS Forum 2017 va in scena il ‘futuro realizzabile’ dove a guidare l’innovazione e la trasformazione digitale delle organizzazioni sono i dati il cui valore di estrae attraverso analytics e Artificial Intelligence

 

Marco Icardi, Regional Vice President SAS

 

Siamo nel pieno dell’era digitale e parlare di analytics è diventato ‘normale’. “Anche se tra il tema ‘parlato’ e quello ‘realizzato’ c’è ancora un divario da colmare, gli analytics guidano ormai qualunque cosa e sono la luce per estrarre valore dai dati”; è con questo esordio che Marco Icardi, Regional Vice President SAS apre i lavori del SAS Forum 2017 tenutosi ieri a Milano. In un quadro globale dove l’elenco degli oggetti connessi si amplia sempre più, portando ‘le cose’ stesse ad inglobare un’intrinseca intelligenza, “il loro valore si amplifica grazie ai dati che generano”, suggerisce Icardi, cui fa eco Oliver Schabenberger, Executive VP & CTO SAS quando parla dell’IoT come trend tecnologico “la cui promessa non è connettere gli oggetti ma estrarre valore dai dati che producono attraverso gli analytics”.

“Ogni grande cambiamento epocale richiede un ‘tempo di adattamento’ – è il pensiero di Icardi -, quello odierno è quello degli analytics che richiede uno sforzo prima di tutto culturale. Se è vero che la capacità di estrarre valore dai dati richiede tecnologie sempre più sofisticate (data la mole di dati crescente, la varietà di fonti disponibile e le esigenze di analisi in real-time), è altrettanto vero che gli uomini agiscono e pensano anche in funzione delle ‘macchine’ che utilizzano, attraverso le quali stanno mutando”.

 

Marco Icardi mostra lo scenario che vedremo palesarsi nell’arco dei prossimi due/tre anni

 

Il concetto di mutazione/evoluzione porta Icardi a parlare di Artificial Intelligence (AI) identificandola proprio come “la nuova era evolutiva dell’uomo che non solo cambierà il proprio modo di lavorare e produrre valore (come sta già avvenendo grazie a paradigmi come cloud, mobility, social e big data) ma potrà raggiungere nuovi livelli di ingegno creativo”.

Riflessioni che rimandano immediatamente all’Italia che, seppur in una indubbia attuale condizione di sofferenza, è stata una grande nazione innovatrice proprio grazie all’ingegno e alla creatività di uomini ed aziende che hanno saputo portare il marchio della tecnologia ‘made in Italy’ anche in contesti internazionali. “Gli analytics possono rappresentare una nuova leva di innovazione per il nostro Paese e SAS vuole essere la piattaforma analitica che guida la trasformazione digitale dell’Italia”, avverte in chiusura Icardi che, rivolgendosi ai propri clienti e partner presenti in sala, invita tutti a fare squadra con una missione tutt’altro che impraticabile: “esploriamo il possibile per costruire e realizzare l’inimmaginabile”.

A spiegare come concretamente si possa attuare la visione espressa da Icardi è il Cto Schabenberger che identifica i cardini tecnologici e metodologici/operativi attraverso i quali attuare ‘il futuro immaginabile’: connettività (alla base dell’IoT e quindi dei paradigmi cloud e mobility), intelligenza artificiale (all’interno della quale ricadono applicazioni di machine learning ma anche gli analytics stessi) e automazione (raggiungibile grazie a standardizzazione e ‘apertura’ dei sistemi).

Pilastri cui si aggiunge la blockchain quale “infrastruttura di dati attraverso la quale estrapolare insights sempre mediante gli analytics”, mi dice Schabenberger in occasione di un incontro ristretto, nel pomeriggio. “In questo senso, non saranno le analisi dei dati il driver primario della blockchain ma sarà attraverso di essa che si potranno avere dati più affidabili e, si sa, da dati migliori deriva conoscenza più approfondita e, con essa, decisioni più efficaci”.

Va da sé che le ultime tecnologie targate SAS vadano proprio in queste direzioni. Il SAS Forum di Milano è stato infatti occasione di annunci di soluzioni, in particolare delle nuove funzionalità di SAS Viya, l’architettura open e cloud-ready pensata per creare modelli predittivi e applicazioni machine learning: la piattaforma ora integra capacità di reporting e discovery interattivi, statistiche, machine learning, data analytics in streaming, forecasting, ottimizzazione ed econometrics (tutte i dettagli QUI)

 

NOTA: per questo post non ricevo alcun compenso né da SAS né da agenzie di comunicazione o stampa ed editori; quanto riportato è frutto della mia elaborazione personale a seguito della mia partecipazione in qualità di giornalista/blogger al SAS Forum 2017 tenutosi a Milano l’11 aprile

 

 

 

 

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